La storia dell’hacker che fece fallire un casinò online

Il mercato del gioco online cresce a ritmi sempre più veloci: il numero dei casinò virtuali aumenta a vista d’occhio, e il numero dei giocatori sembra seguire con grande entusiasmo questo trend in continua ascesa. Raramente si nota quando una casa da gioco virtuale sparisce dal panorama di Internet, perché il ricambio è talmente veloce da non lasciare molto tempo per sondare il terreno dell’offerta in maniera molto approfondita.

A volte però succede, anzi: più spesso di quello che crediamo, i casinò non aams possono fallire. Per quanto possa sembrare strano, anche le case da gioco hanno dei costi da sopportare ma soprattutto è la concorrenza spietata che porta alcuni siti di gambling a chiudere i battenti. La competizione comporta bonus sempre più elevati, premi molto generosi e investimenti in software di gioco di qualità, e quindi di un certo costo.

C’è un altro motivo che può causare il fallimento dei casinò online: l’azione degli hacker. Queste fantomatiche presenze in grado di scardinare anche i sistemi informatici più sicuri sono l’incubo di chi gestisce dei portali di gioco, in quanto ingenti possono essere i danni provocati al sistema.

Hacker e casinò: realtà o leggenda?

Quando leggiamo di notizie in base alle quali degli hacker sono riusciti ad aggirare i sistemi di controllo dei siti e ad accaparrarsi cifre astronomiche, un po’ di scetticismo si fa sentire: sarà vero? O saranno le solite leggende metropolitane che circolano su Internet? Purtroppo per le società di gioco, è tutto vero: è capitato più di una volta che questi esperti di informatica riuscissero a scardinare anche i software più blindati. Ecco alcuni episodi realmente accaduti:

1)    Alex è un matematico russo con la passione per la matematica. Gestisce una sua attività, che va a gonfie vele, ma sente che in qualche modo gli manca qualcosa. Gli manca il brivido del proibito, dell’infrangere le regole. Nel 2006 adocchia una slot di una casa di software australiana che secondo lui presenta dei bugs. Decide quindi di contattare la società di produzione e di trovare un accordo: denaro in cambio della modifica del software. Beh, in poco tempo Alex incassa milioni di dollari: le sue intuizioni erano giuste. Un hacker mancato, ma pur sempre ricco!

2)    Nel 2019 un gruppo di hacker cinesi ben addestrati ha iniziato a insinuarsi nei siti di gioco e scommesse virtuali, mandando in tilt il sistema di alcuni portali della Cina. La questione ha avuto risonanza nazionale, tanto da coinvolgere il governo cinese, visto il potenziale pericolo anche per altri siti come quelli governativi. Infatti il modus operandi di questo gruppo era molto simile a quello di alcuni hacker che mesi fa avevano tentato di entrare nel sito del governo, riuscendo quasi nell’intento. Da dove hanno iniziato? Dalle email, che una volta ricevute venivano aperte dal personale facendo entrare automaticamente il malware nel sistema informatico.

Certo, hackerare un casinò online non è sicuramente l’impresa più facile del mondo. Spesso i potenziali hacker vengono assoldati – e retribuiti profumatamente – dagli stessi casinò, che preferiscono averli come alleati piuttosto che come nemici.

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